La cellulite, conosciuta in medicina come panniculopatia edemato-fibro-sclerotica (P.E.F.S), interessa circa la metà della popolazione, e nel 95% dei casi colpisce le donne in età fertile; è generata da un’anomalia del derma e dell’ipoderma. In condizioni normali, esiste un equilibrio tra il derma ed i tessuti adiposi e muscolari: questo assicura una circolazione perfetta ed una vascolarizzazione adeguata dello strato adiposo, consentendo all’organismo di utilizzare i grassi come fonte di energia. Quando invece un’ostruzione del circolo venoso impedisce di sfruttare correttamente questa riserva energetica, il grasso si accumula comprimendo i capillari che cominciano a rilasciare il plasma (il liquido in cui sono sospese le cellule sanguigne e che contiene proteine, nutrienti, prodotti del metabolismo, ormoni ed elettroliti inorganici). Questo va ad annidarsi fra le cellule scatenando un’infiammazione del tessuto adiposo che si manifesta attraverso la formazione di tessuto fibroso sottocutaneo. I capillari, già fragili, si rompono ed il drenaggio dei liquidi è ostacolato dalla loro compressione, si crea quindi un sistema patologico vero e proprio dovuto ad una circolazione difficile ed una forte ritenzione idrica.
La pelle “cellulitica” si presenta inizialmente più opaca, con tonalità spesso cianotica, e si può avvertire una certa diminuzione di temperatura della cute. Alla palpazione, tra le dita compare la caratteristica “buccia d’arancia”. Successivamente il tessuto si arricchisce di piccoli noduli fibrosi profondi, ecchimosi (lividi) per traumi anche minimi, teleangectasie (dilatazione dei vasi sanguigni) e dolenza spontanea o provocata da compressione. L’avanzare del processo porta alla comparsa di “ondulazioni” ed avvallamenti, che rivelano la forte perdita di tono ed elasticità della pelle.
Sono tre i tipi di cellulite:
- La cellulite edematosa si presenta con un blocco di liquidi nel tessuto adiposo di piccole aree del corpo, essenzialmente caviglie, polpacci, cosce, braccia. Si nota difficilmente poiché all’occhio la pelle può apparire ancora ben tesa ed elastica.
- Nella cellulite fibrosa la pelle, in particolare nelle zone dei glutei, delle cosce e nei fianchi, assume il tipico aspetto a buccia d’arancia, con i capillari dilatati e pelle spenta che si arrossa se viene premuta con le dita.
- Nella cellulite sclerotica la pelle risulta fredda al tatto e all’occhio irregolare con una presenza di noduli affossati e in rilievo, la superficie cutanea assume il tipico aspetto “a materasso” con avvallamenti e macchie.
Secondo alcune teorie psicosomatiche (Carloni, 2011), la cellulite sarebbe “simbolicamente” legata ad una rinuncia alla femminilità. Il corpo delle donne che hanno subito un trauma amoroso cercherebbe, attraverso la cellulite, di proteggersi da un ulteriore dolore. La donna segnalerebbe un ritiro da un nuovo coinvolgimento affettivo e sessuale, creando una corazza contro gli attacchi esterni tramite una barriera anestetica e antiestetica.
Il Modello Psicosomatico Integrato tratta una problematica come la cellulite innanzitutto adeguando il contesto alla persona – dunque lo stile di vita (ad esempio la sedentarietà, l’attività fisica, l’alimentazione), le relazioni familiari e sociali, il tipo di professione, lo stato di benessere generale – considerando come questo si ripercuote sull’emotività. Essendo comunque la cellulite una problematica della pelle, si cercherà principalmente di “dialogare con il corpo” sfruttando tecniche come la Naturopatia o la Nutrizione Integrata utili a verificare se ci siano eventuali squilibri energetici e nutrizionali (alcuni alimenti potrebbero produrre intolleranze) che potrebbero rappresentare una modalità del sistema corpo-mente di esprimere il suo disagio, attraverso, appunto, la cellulite. Si cercherà quindi di ricostruire un’omeostasi fisiologica e favorire un riequilibrio psico-fisico, mettendo a punto una dieta individualizzata o pianificando dei training di preparazione atletica, l’attività fisica è infatti importante per migliorare le capacità cardiocircolatorie e respiratorie che favoriscono la circolazione periferica e limitano la comparsa della cellulite.
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