Specializzando in Psicoterapia
Direttore sede di Senago dell’Istituto di Psicosomatica Integrata
Ordine Psicologi Lombardia – iscritto al n. 14077
Curriculum sintetico
Formatore e Docente presso scuole di Milano e provincia e Università del Tempo libero di Senago
Co-fondatore Area Infanzia dell’Istituto di Psicosomatica Integrata
Socio dell’Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche, GAP e Cyberbullismo
Socio dell’Associazione italiana di Psicologia Psicosomatica
Iscritto alla Scuola di Psicoterapia Analitica di Gruppo Nuova Clinica Nuovi Setting
Laureato in Psicologia Clinica e Neuropsicologia nel 2009 presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca; ha svolto una tesi sul costrutto di “Intelligenza Somatica” in rapporto a pazienti con patologie oncologiche e cardiovascolari, con votazione 110/110 e lode.
Da sempre interessato al rapporto mente-corpo, che ha approfondito attraverso la formazione in Psicosomatica: si è formato al modello di Psicologia Psicosomatica®, completando l’iter della Scuola di Counseling in Psicosomatica presso l’Istituto di Psicosomatica Integrata, dove ha conseguito il diploma di “Counselor in Psicosomatica Clinica”.
Dal 2009 collabora con la sede milanese dell’Istituto di Psicosomatica Integrata dove opera in qualità di Psicologo Psicosomatologo occupandosi in particolare dell’Area Infanzia, di cui è co-fondatore.
Dal 2013 è Formatore presso alcune scuole di Milano e provincia: conduce seminari e indirizzati a genitori e educatori di asili e scuole d’infanzia e progetti formativi rivolti a insegnanti e studenti delle scuole primarie e secondarie.
Dal 2015 è inoltre Docente presso l’Università del Tempo Libero di Senago, dove tiene corsi sulla psicosomatica e sulla gestione dello stress rivolti a tutta la cittadinanza.
I suoi percorsi di studio gli forniscono competenze, fra le altre, in Gestione dello Stress, Kinesiologia Integrata, Tecniche d’apprendimento, Floriterapia di Bach, Tecniche di rilassamento, Neurostructural Integration Technique, Nutrizione Integrata, Intelligenza Emotiva, One Brain System, Tecniche Energetiche e Minduflness.
Dal 2017 è Direttore della sede di Senago (MI) dell’Istituto di Psicosomatica Integrata.
Partecipa alla scrittura di articoli scientifici, pubblicati sulla rivista on-line PsicologiaPsicosomatica (ISSN 2239-6136). È inoltre membro del progetto di ricerca IPSI-unimib.
Per mantenere un aggiornamento costante e garantire ai pazienti un modello di cura all’avanguardia e integrato, dal 2019 frequenta la Scuola di Psicoterapia Analitica di Gruppo – Nuova clinica Nuovi setting.
Contatti personali
Telefono: 338 1572582
E-mail: e.castello@psicosomaticaintegrata.it , ea.castello@gmail.com
Sede di Senago
Telefono: 328 3677142
E-mail: senago@psicosomaticaintegrata.it
web: www.psicologosenago.com
BINGE WATCHING | Quando l’abbuffata da serie tv può diventare un pericolo?
di Emanuele Castello, Helena Afflitto e Diana Maggio
Psicologia Psicosomatica (ISSN 2239-6136) – 41 – Data di pubblicazione 23 Giugno 2021
Oggigiorno, in particolare nel momento storico che stiamo vivendo, il Binge Watching è un fenomeno sempre più in crescita non solo tra i giovani ma anche tra gli adulti e può arrivare a compromettere diversi aspetti della vita sociale, economica e psicofisica degli utenti, in alcuni casi con conseguenze notevoli sulla salute fisica, psicologica e sulla sfera socio-relazionale. Esiste una correlazione tra questo fenomeno e la presenza di alcuni tratti psicologici nel binge watcher (come, ad esempio, una tendenza depressiva o un’attitudine alla dipendenza), che possono innescare circoli viziosi da cui poi diventa difficile uscire. È importante, dunque, imparare a conoscere a fondo questo fenomeno così diffuso e riconoscere i segnali di allarme, per evitare di andare incontro ad una fenomenologia simile alla dipendenza.
di Emanuele Castello, Helena Afflitto e Diana Maggio
Psicologia Psicosomatica (ISSN 2239-6136) – 40 – Data di pubblicazione 11 Aprile 2021
Cosa sono i life simulator game e perché il loro utilizzo è in crescita così esponenziale, in particolare in questo momento storico? Cosa cerca l’utente medio in questo tipo di esperienza? Quest’articolo nasce da un dato che ci ha molto colpito, come clinici: sempre più pazienti ci riportano di passare molto tempo utilizzando questo tipo di videogame, spesso perdendo del tutto la cognizione del tempo, tanto da dimenticarsi di mangiare o addirittura alterando i propri ritmi sonno-veglia. È una tendenza già abbastanza comune in chi trascorre molte ore online, ma ci siamo chiesti se ci sia qualche aspetto che contraddistingue in particolare questo tipo di giochi, tale da renderli irresistibili e accattivanti per un numero così ampio di utenti. Si è deciso di riportare anche il testo di un’intervista realizzata dalla nostra equipe ad una giocatrice abituale, che si è gentilmente prestata a rispondere ad alcune domande relative a quest’esperienza, da cui abbiamo tratto varie considerazioni cliniche e alcuni suggerimenti, evidenziati nella parte finale dell’articolo.
IN COSA CONSISTE LA CURA OGGI?
Una lettura dell’ “effetto brand” in Psicosomatica Integrata
di Emanuele Castello e Rossana Curatolo
Psicologia Psicosomatica (ISSN 2239-6136) – 33 – Data di pubblicazione 26 Ottobre 2017
Quale importanza riveste il farmaco nella società contemporanea? Qual è il ruolo della pubblicità nella costruzione delle aspettative e dei significati relativi al concetto di salute? L’articolo propone la rilettura di una ricerca sull’ “effetto-brand”, ovvero uno dei fattori in grado di orientare le scelte del consumatore al momento dell’acquisto di un prodotto, analizzandone i risultati alla luce dell’esperienza clinica attuale e del Modello di Psicosomatica Integrata.
Verifica empirica su patologie oncologiche e cardiovascolari
di Emanuele Castello
Psicologia Psicosomatica (ISSN 2239-6136) – 08 – Data di pubblicazione 02 Febbraio 2012
Esistono tratti di personalità che predispongono a patologie oncologiche e cardiovascolari? È evidenziabile una relazione tra tali malattie organiche e il costrutto classico di alessitimia? Quali approcci terapeutici è consigliabile utilizzare con questi pazienti?