Intervistato da Mariacristina Righi sulle pagine di “Intimità” il dott. Matteo Fumagalli, psicologo e psicoterapeuta, socio dell’Istituto di psicosomatica integrata e vicepresidente dell’Associazione italiana di psicologia psicosomatica, affronta il tema del silenzio.
Fumagalli rileva come la società di oggi sia sottoposta a ritmi serrati, dalla digitalizzazione e dal flusso costante d’informazioni che portano una sovraeccitazione costante, questo “rumore” sempre più presente e invasivo può determinare un innalzamento dei livelli di stress, con conseguenze negative sul cervello, sul sistema nervoso e sul sonno.
Un antidoto a ciò, può essere ricercato in pratiche silenziose come meditazione, yoga, mindfulness e anche la “cura del silenzio” un’antica tecnica di meditazione indiana.
È proprio il silenzio a rivelarsi un antistress naturale che può avere effetti benefici sul sistema
immunitario e cardiovascolare, sul benessere generale e persino sulla longevità.
Nell’articolo, esorta attraverso un “inno alla lentezza” a rallentare, prendersi cura di sé, rivendicare il diritto a non lasciarsi sfidare da stimoli incessanti e riprendere il controllo della propria vita e dalla propria
mente attraverso l’arte del silenzio.
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